Rimedi e prodotti utili

L’insufficienza venosa può essere prevenuta e trattata attraverso alcuni rimedi che ogni giorno possono essere assunti sia nell’ambito dell’alimentazione quotidiana sia come integratori, capaci di agire dall’interno sui vasi sanguigni; in aggiunta a questi rimedi, si possono indossare prodotti specifici che aiutano dall’esterno il ritorno venoso.

Rimedi e integrazione:

  • ippocastano: i suoi semi sono ricchi di escina, nota per le proprietà antiossidante, antinfiammatoria e vasoprotettiva. Questo prezioso principio attivo è in grado di ridurre l’attività dell’elastasi e della ialuronidasi, due enzimi che attaccano l’endotelio dei vasi e della matrice extracellulare, indebolendone la struttura. Riducendo l’attività di questi enzimi, i vasi riacquistano la normale permeabilità.
  • Flavonoidi: hanno azione antiossidante, antinfiammatoria, protettiva e rinforzante il microcircolo; di questa classe fanno parte quercetina, rutina e antocianine (molto conosciute perché responsabili della pigmentazione di alcune piante, fiori e frutti di colore viola-blu come il mirtillo, uva rossa, ribes nero…). Oltre a questi frutti, più noti, sono ricchi di flavonoidi anche sedano, pomodori, prezzemolo, lattuga, cipolla, peperoni.
  • vitamina E: anticoagulante naturale che favorisce il flusso ematico e riduce l’infiammazione a carico delle vene.
  • Amamelide: applicata in crema o gel a livello delle gambe, esercita un’azione astringente sulle vene varicose superficiali.
  • magnesio: utile in caso di crampi;
  • Centella asiatica: l’estratto delle sue foglie è ricco di principi attivi che migliorano il flusso di sangue e preservano l’integrità delle pareti venose; può essere assunta per bocca, ma anche applicata sulle gambe con creme o gel;
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  • bromelina: estratta dalla polpa ma soprattutto dal gambo dell’ananas, ha una particolare azione antinfiammatoria, antiaggregante piastrinica e antitrombotica; per questo motivo è molto utile sia in caso di flebiti, che vene varicose e altre patologie su base infiammatoria.
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  • Farmaci flebotonici: utili per aumentare il tono della parete venosa, riducendo la sensazione di pesantezza alle gambe e gli altri sintomi tipici dell’insufficienza venosa.

Prodotti da indossare: calze a compressione graduata

Le calze a compressione graduata sono un valido aiuto in caso di insufficienza venosa. Possono essere impiegate per trattare i sintomi più lievi (calze preventive), come la comparsa di capillari superficiali o il gonfiore, ma sono ancor più indicate per trattare le vene varicose (calze di classe I e successive); in altre circostanze possono altresì essere impiegate a scopo preventivo, come ad esempio per prevenire trombi, nei pazienti allettati dopo intervento chirurgico (in questo caso sono prescritte da specialisti e sono le cosiddette calze antitrombo).

L’utilizzo delle calze elastiche non consente la guarigione ma può rallentare il peggioramento dei disturbi tipici dell’insufficienza venosa cronica.

Come agiscono le calze elastiche?
Le calze a compressione agiscono esercitando una compressione che risulta massima a livello della caviglia per poi diminuire gradualmente fino al ginocchio o alla coscia ( a seconda del tipo: gambaletto, autoreggente, collant, monocollant). È proprio la pressione esercitata dal basso verso l’alto che favorisce il ritorno di sangue, migliorando la circolazione.

Quali tipo di calze elastiche è consigliato: preventive o terapeutiche?

Ciò che differenzia queste due tipologie è la pressione che esercitano sulle gambe (misurata in mmHg).
Le calze preventive esercitano una pressione di almeno 8 mmHg alla caviglia fino a 30 mmHg. In generale, la pressione alla caviglia è suddivisa e consigliata così:

  • 12-15 mmHg: primi segni di affaticamento e pesantezza delle gambe.
  • 18-20 mmHg: profilassi delle malattie venose nei pazienti a rischio e in patologie venose già evidenti
  • 20-30 mmHg: varici pronunciate; post chirurgia o scleroterapia.

Le calze terapeutiche invece vanno da 20 mmHg fino oltre i 40 mmHg, pressioni notevoli, calibrate al millimetro e su misure ben precise dell’arto. Proprio per questo motivo devono essere prescritte esclusivamente da specialisti, in seguito ad accurata visita medica.

Come indossare e usare al meglio le calze elastiche?

  • indossarle la mattina, prima di alzarsi dal letto
  • vista l’elevata pressione che esercitano sulla gamba, spesso è difficoltoso indossarle. Per questo, in commercio esistono infilacalze, che possono essere di aiuto in questa operazione.
  • altro accorgimento importante è indossarle usando dei guanti appositi, in modo da migliorare la presa sulla calza ed evitare di danneggiarla tirando o rompendo dei fili; se viene danneggiata la calza perde completamente la sua funzione, e va sostituita
  • una volta indossata, assicurarsi che non faccia pieghe.
  • le calze elastiche devono essere della giusta misura: è fondamentale prendere le misure di altezza e circonferenza a vari livelli della gamba, possibilmente al momento del risveglio. Affidatevi ad un esperto!
  • lavare le calze a mano con detergenti neutri
  • non stirare e non mettere in asciugatrice
  • asciugare le calze in posizione orizzontale

Dott.ssa Barbara Matteoli

Sources:

  • Gloriamed.it
  • Gavezzini.it
  • Bauerfeind.it
  • Il libro dei rimedi naturali (J.F. Balch, M. Stengler)
  • Medi-Italia.it
  • Sapere.it
  • MyPersonalTrainer.it

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