Le afte sono piccole ulcerazioni della bocca, rotonde o ovali (1-2 mm di diametro), di colore giallastro o biancastro, circondato da un alone arrossato. Sono localizzate principalmente su palato, lingua o sulla mucosa di labbra e gengive.

Non sono infettive né contagiose, ma sono caratterizzate da una fase dolorosa (bruciore intenso) più o meno marcata a seconda dell’estensione e della sede della lesione la quale permane per circa una settimana, limitando notevolmente la masticazione.Spesso le afte sono precedute da una sensazione puntoria, per poi esordire con un’area eritematosa a cui segue desquamazione.

Le afte non vanno però confuse con le vesciche da herpes labialis, piaghe provocate dal virus herpes simplex che generalmente compaiono fuori dalla bocca, intorno alle labbra, su guance, mento o all’interno delle narici. Mentre le vesciche da herpes sono contagiose, le afte non possono essere trasmesse, quindi baci e scambi di bicchieri non rappresentano un veicolo di trasmissione.

Cause delle afte

  • deficit nutrizionali:per esempio carenza di acido folico, vitamina b12 e ferro.
  • traumi locali: morsicature, spazzolamenti energici, contatto con oggetti o cibi taglienti come lische di pesce o briciole, alimenti o bevande ustionanti, trattamenti odontoiatrici, protesi, punture.
  • stress: preoccupazioni nel lavoro o nello studio, stati d’ansia o depressione.
  • alterazioni ormonali: per esempio quelle legate al ciclo mestruale
  • allergie: intolleranze a particolari cibi o bevande, sindromi allergiche causate da farmaci.
  • predisposizione genetica: le afte tendono a presentarsi se vi sono casi precedenti nella propria famiglia, soprattutto nei gemelli omozigoti.
  • microrganismi dannosi: batteri come streptococchi, virus e funghi come la Candida, attivi soprattutto in concomitanza di un calo di difese immunitarie.
  • fumo

Sono più soggetti ad afte i pazienti affetti da:

  • celiachia
  • malattie infiammatorie intestinali (come il morbo di Crohn)
  • malattie autoimmuni
  • AIDS

Prevenzione delle afte

  • evitare alimenti piccanti e irritanti (pepe, peperoncino, spezie,caffè, alcolici, aceto, agrumi…).
  • evitare cibi eccessivamente duri e potenzialmente taglienti per prevenire lacerazioni gengivali.
  • evitare gomme da masticare
  • usare spazzolini con setole morbide, importante inoltre che siano della giusta dimensione e non troppo grandi.
  • ridurre stress e ansia
  • alimentarsi in modo corretto, vario e completo, in modo da evitare carenze vitaminiche.

Come trattare le afte

Il primo accorgimento è la correzione della dieta, abolendo i cibi irritanti e introducendo cibi ricchi di vitamine B. L’afta in genere si risolve da sola, ma si può favorirne la guarigione con una terapia topica di gel, molto spesso contenenti acido ialuronico, che aiuti la rigenerazione tissutale, con eventualmente l’aggiunta di analgesici per attenuare il dolore nella fase acuta.
È possibile ricorrere inoltre a

  • collutori con clorexidina, senza alcool.
  • assunzione di probiotici per ripristinare la flora batterica orale.
  • propoli:grazie alle sue proprietà antibatteriche e il suo contenuto di cere (propoli non a base alcolica).
  • aloe vera: grazie alle proprietà antinfiammatoria e lenitiva aiuta a velocizzare il processo di guarigione
  • Tea Tree Oil (olio di Malaleuca alternifolia): per le sue proprietà disinfettanti e antibatteriche
  • camomilla e malva: impacchi direttamente sulla zona da trattare
  • immunostimolanti

A fianco della terapia locale non devono mancare una corretta igiene orale e la  giusta alimentazione, oltre a cercare di ridurre lo stress.

Dott.ssa Barbara Matteoli

Fonti:

Fondazioneveronesi.it
curaseptspa.it
farmacoecura.it
cure-naturali.it

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