La filaria è una malattia conosciuta anche con il nome di filariosi cardiopolmonare, nota per colpire i cani, ma che in realtà può interessare anche i gatti.

Si tratta di una malattia trasmessa dal parassita Dirofilaria immitis, un verme cilindrico che può raggiungere i 12-17 cm per il maschio e i 25 – 32 cm per le femmine. In Italia il parassita è maggiormente diffuso nelle zone del nord dove questa malattia è endemica, ma negli ultimi tempi è segnalata anche al sud e nelle isole, coprendo quindi la quasi totalità della nazione. La sua trasmissione avviene attraverso la puntura delle zanzare comuni e della zanzara tigre.

Il ciclo della filaria è il seguente:

  • la zanzara punge un animale infetto, acquisendo insieme al sangue le larve del parassita presenti;
  • le larve della filaria maturano nella zanzara (detto perciò “ospite intermedio”) fino a raggiungere la forma infestante e migrare nel boccale della zanzara;
  • la zanzara infetta punge un animale sano (“ospite definitivo”) trasmettendo il parassita;
  • le larve circolano nei capillari fino a diventano adulte (“macrofilarie”), le quali si insediano nel cuore e nelle arterie polmonari del cane, e si riproducono rilasciando larve microscopiche (“microfilarie”) nei capillari che restano in circolo nel sangue anche due anni.

La trasmissione impiega circa 15 giorni, e dopo circa 5 mesi le larve maturano e si riproducono.

Esiste anche una forma sottocutanea, trasmessa dalla Dirofilaria repens, meno frequente nelle nostre zone; questa forma può colpire anche l’uomo, non attraverso il cane bensì attraverso la puntura di zanzare infette. Nessun pericolo per l’uomo proviene dalla forma cardiopolmonare che, invece, è specifica degli animali.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA FILARIA?

Poiché la filaria nel cane può essere mortale se non trattata, è importante sapere se il nostro amico a quattro zampe ospita questi parassiti, monitorando gli eventuali sintomi.

Spesso non ci sono segni evidenti di filaria all’inizio, tuttavia con il progredire della malattia è possibile individuare segni sempre più gravi.

Ecco una panoramica dei sintomi della filariosi:

  • Tosse: tende a essere persistente e peggiora con l’esercizio fisico;
  • letargia e intolleranza all’esercizio: il cane tende ad essere meno attivo del normale a causa dell’effetto compromettente che i vermi hanno sul cuore e sui polmoni;
  • perdita di appetito con conseguente perdita di peso;
  • problemi di respirazione: la filariosi porta ad un’insufficienza cardiaca, e di conseguenza ad un accumulo di liquidi nei polmoni che rende più difficile la respirazione;
  • addome ingrossato: l’insufficienza cardiaca può causare anche un accumulo di liquido nell’addome (chiamato ascite), conferendo al cane un addome gonfio.

RICORDA: poiché i sintomi evidenti della filaria tendono a manifestarsi piuttosto tardi nel corso dell’infestazione e poiché in assenza di trattamenti tempestivi la filaria provoca difficoltà respiratorie fino a causare la morte dell’animale, al minimo sospetto è bene rivolgersi al proprio veterinario per ottenere una diagnosi!

TRATTAMENTO DELLA FILARIA 

La cura mira a migliorare la condizione clinica del paziente eliminando tutti gli stadi vitali del parassita, in particolare i parassiti adulti insediati a livello cardiaco e polmonare. Tale terapia, chiamata terapia adulticida, ha purtroppo come conseguenza inevitabile la tromboembolia polmonare, ovvero il blocco del flusso di sangue nei capillari e nei piccoli vasi del polmone, causato dalla frammentazione degli adulti morti. L’embolia polmonare può essere di lieve entità e quasi asintomatica oppure grave, in base allo stadio dell’infezione; per questo motivo può essere indicato il ricovero del paziente per un suo stretto monitoraggio.

PREVENZIONE DELLA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE

La filariosi cardiopolmonare è una patologia più semplice da prevenire, piuttosto che da curare.

Per prevenire la filaria è importante seguire alcuni consigli di base, che permetteranno di mantenere il cane in salute:

  • minimizzare la possibilità per il cane di essere punto dalla zanzara usando sostanze repellenti e tenendolo in zone protette da zanzariere durante le ore notturne;
  • far assumere al cane farmaci che inibiscono la formazione di parassiti adulti: si tratta di una terapia che impedisce alle filarie in stato larvale di diventare parassiti adulti. I farmaci vanno somministrati da marzo a dicembre su animali che hanno almeno 6 settimane di vita, con cadenza mensile. A seconda del principio attivo la via di somministrazione può essere orale (compresse o tavolette appetibili) o topica (spot on da applicare sulla cute).

Esiste inoltre un farmaco che, inoculato a livello sottocutaneo, fornisce una protezione continua per 6 mesi, una sorta di “vaccino”. Questa formulazione ha la funzione di uccidere le forme larvali del parassita, inoculate nella cute del cane da una zanzara infetta, prima che possano trasformarsi nelle forme adulte ed andare a insediarsi nei polmoni e nel cuore.

Nelle zone in cui la filaria è diffusa è consigliabile sottoporre anche i gatti alla prevenzione, proprio perché in questa specie la malattia è molto più grave e difficile da curare.

COME CAPIRE SE IL CANE HA LA FILARIA?

Per verificare la presenza della malattia, esistono dei test rapidi che si effettuano su un campione ematico, mediante quindi un semplice esame del sangue.

Lo screening consigliato dalle più attuali e aggiornate linee guida è da effettuarsi ogni 12 mesi, ma come sempre ogni paziente è un caso a sé e la valutazione ultima spetta al veterinario curante che può adattare i protocolli da caso a caso.

Il test rapido è in grado di ricercare la presenza dei vermi adulti di Dirofilaria immitis nelle camere cardiache, ma potrebbe risultare positivo anche per altre parassitosi, per questo motivo le linee guida suggeriscono di confermare la diagnosi fatta tramite il test rapido con ulteriori indagini (test di Knott e/o PCR), che si basa principalmente sulla ricerca ed identificazione delle microfilarie presenti nel circolo sanguigno.

Dott.ssa Clarissa Falchi

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