Cosa si intende per disturbo affettivo stagionale?

Questo disturbo è caratterizzato da sintomi di malumore che si sviluppano durante i mesi invernali, quando la luce è minore, e si risolvono con l’avvento della primavera e dell’estate. Le persone che ne soffrono manifestano solitamente affaticamento, scarsa concentrazione e bisogno di carboidrati con spesso conseguente aumento di peso.

La teoria più accreditata riguardo alle cause del disturbo affettivo stagionale riconduce alla diminuzione della luce solare in inverno. La luce solare naturale incide su un ormone presente nell’organismo umano, la melatonina, agendo come meccanismo di controllo nella produzione della stessa. Quando il sole tramonta, la ghiandola collocata nel cervello (epifisi) che produce melatonina, rileva il calo di luce e secerne questo ormone che ha funzione di indurre il sonno.

Quando il sole non è presente, non vi è nessun meccanismo in grado di controllarne i livelli, ed è proprio questo il motivo per cui è difficile uscire dal proprio letto la mattina. Anche i livelli di cortisolo, l’ormone dello stess, possono aumentare aggravando stanchezza e insonnia. Inoltre vi può essere una riduzione dei livelli di serotonina.

Sintomi del disturbo affettivo stagionale:

  • stanchezza
  • aumento del bisogno di sonno
  • sonno agitato
  • incapacità di concentrarsi
  • forte desiderio di dolci e carboidrati
  • aumento di peso

Alimenti consigliati:

Verdure e proteine magre contribuiscono a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. Spuntini e piccoli pasti nel corso della giornata.

Inserire tacchino, pollo,tonno salmone nei pasti quotidiani: tali alimenti hanno un elevato contenuto di proteine, necessarie per dare energia, e di triptofano, che stimola la serotonina (ormone del buon umore).

Alimenti da evitare:

Pane e carboidrati semplici, e se proprio ce li vogliamo concedere, incorporarli in un pasto completo: ad esempio ogni tanto si può mangiare un dessert al termine di un pasto composto da proteine e cereali integrali;

Caffeina: consigliabile limitarne il consumo ad una tazzina;

Evitare i cosiddetti “cibi spazzatura”;

Non assumere alcool.

Rimedi contro il disturbo affettivo stagionale:

Complesso vitamine B: agiscono come tonico sul sistema nervoso.

Vitamina C: combatte stanchezza e ha un effetto stimolante sull’umore.

Ginkgo biloba: migliora la circolazione sanguigna a livello cerebrale e stimola l’attività dei neurotrasmettitori. Importante: l’estratto di ginkgo aumenta l’effetto di anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, antidepressivi.

Iperico (Hypericum perforatum): È curioso come anticamente tra le virtù che gli venivano attribuite vi era anche quella di “Fuga demoni”. Alcuni autori in effetti vedono in questa definizione antica i primi accenni a quella che poi è diventata l’attività principale e riconosciuta dell’Iperico ovvero quella di riequilibrio del tono dell’umore. È certamente una delle piante più studiate negli ultimi anni ed in effetti, vista la sua efficacia, ne sono stati ricavati anche dei farmaci-vegetali antidepressivi da utilizzarsi nella depressione media-moderata. In ambito salutistico vi sono oggi diversi preparati a cui si riconosce un importante uso sia nella depressione lieve che come coadiuvante dell’equilibrio emotivo. Va ricordato che l’Iperico sebbene sia di provata efficacia in generale ha bisogno di tempo per arrivare al massimo dell’attività. Sono necessari circa 15 giorni/1 mese per avvertire il massimo del beneficio.

5-idrossitriptofano: Il 5-HTP è il precursore del neurotrasmettitore serotonina (5-HT). La serotonina è coinvolta nella regolazione dell’umore a livello di sistema nervoso centrale. La serotonina inoltre interviene nella definizione della qualità del sonno in quanto precursore della melatonina che viene prodotta a livello della ghiandola pineale. Il 5-HTP è presente in grandi quantità all’interno dei semi di Griffonia simplicifolia (nota come fagiolo africano).

Whitana somniferum: migliora l’equilibrio degli ormoni dello stress e rilassa il sistema nervoso.

Tisane prima di andare a letto a base di camomilla o passiflora possono contribuire a ristabilire o facilitare il rilassamento in caso di abituale sonno agitato o non ristoratore.

Fare esercizio fisico si è dimostrato efficace nell’ alleviare sintomi di malumore.

Trascorrere i periodi di pausa da lavoro o studio più possibile all’aperto: anche se non è bel tempo ricordatevi che dal cielo filtra comunque luce che stimola la produzione di melatonina!

Dott.ssa Barbara Matteoli

Sources: il libro dei rimedi naturali (J.F. Balch, M. Stengler)

www.solgar.it

www.conoscerelepiantemedicinali.it

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