Il primo a prendere la parole è l’esperto in scienze: «Gli alberi assorbono l’anidride carbonica e attraverso la fotosintesi clorofilliana producono ossigeno».

L’amante di storia aggiunge subito: «È vero: comparvero sulla terra più di 300 milioni di anni fa e anche i dinosauri hanno respirato il loro ossigeno».

Non manca il pratico (e goloso): «Non dimentichiamoci dell’importanza e della bontà dei loro frutti».

E trova spazio anche l’aspetto romantico: «Il cambio di colore delle loro foglie scandisce il passare delle stagioni e del tempo».

A parlare sono i bambini della scuola primaria di Santo Pietro Belvedere che, da venerdì 6 febbraio, insieme agli amici dell’istituto di Capannoli paese sono i “custodi” di 100 nuovi alberi piantati nel paese.

I primi sono stati messi a dimora nel giardino della scuola Giosuè Carducci, nei prossimi giorni cambieranno l’aspetto esterno anche della Gianni Rodari.

I giardini mediterranei delle due scuole sono stati studiati dall’agronoma Elisabetta Norci. Un mix di alloro, rosmarino, salvia e altre piante officinali che si vanno ad aggiungere a ciliegi e altri alberi da frutto donati dalla Farmavaldera, la srl che gestisce le farmacie comunali di Ponsacco, Santa Maria a Monte e, appunto, Capannoli. «Investendo nell’ambiente, investiamo nella salute, ha spiegato la direttrice Carla Pucciarelli. Abbiamo scelto degli alberi della tradizione mediterranea per mandare ai più piccoli un messaggio educativo sia ambientale sia culturale: ad esempio potranno conoscere le erbe che mangiano nelle mense scolastiche.

Capannoli crea spazi accoglienti per i bimbi e l’obiettivo è che questi alberi crescano insieme a loro». Le 100 piante sono state acquistate dai vivai Romiti di Pistoia e messe a dimora dagli operai del vivaio Donati di Cenaia insieme ai bambini delle scuole elementari.

E ieri, nel giardino della primaria di Santo Pietro, è stata l’occasione per una festa: poesie, disegni e pensierini sugli alberi (che saranno esposti nelle vetrine di Farmavaldera); canzoni tra cui l’immancabile “Ci vuole un fiore” di Sergio Endrigo e Rodari; soprattutto i bambini che riprendono “possesso” del giardino e dell’aria aperta negatali dall’emergenza sanitaria. «Il Covid li costringe a indossare mascherine e restare chiusi in casa, risistemando i giardini scolastici (a breve nella Carducci sarà realizzato anche un prato) diamo ai più piccoli la possibilità di stare a contatto col verde», ha sottolineato Simona Giuntini. La vicesindaca e assessora alle Politiche scolastiche ha ricordato ai bambini come le nuove piante sostituiscano i platani tagliati per poter ristrutturare il muro di cinta della scuola: «Ora il vostro giardino sta riprendendo forma. Pian piano questi nuovi alberi cresceranno con voi e voi siete i loro custodi. Se per caso notate che si afflosciano ditelo alle maestre e fateci chiamare in modo da poter inviare chi si possa prendere cura di loro».

Una cura che si estende anche agli altri alberi che sono stati e saranno piantati nel Comune di Capannoli. «Uno per ogni nuovo nato, ha dichiarato la sindaca Arianna Cecchini. Noi non siamo tra i Comuni che, per numero di abitanti o per problemi di inquinamento, devono per legge piantare degli alberi. Tuttavia abbiamo deciso di adottare questa politica».

«Già negli scorsi giorni abbiamo messo a dimora diverse piante in rotatorie e spazi pubblici. Speriamo di avere abbastanza spazi in futuro», conclude con una battuta ironica la sindaca.

FONTE: Il Tirreno-Pontedera (articolo integrale)

 

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