Mantenere orecchie, denti e occhi ben curati è molto importante per il benessere dei nostri amici a quattro zampe, non solo per aiutarli ad avere un bell’aspetto ma soprattutto per prevenire alcuni disturbi che possono diventare davvero molto fastidiosi. Per questo motivo, sarebbe buona regola abituare cani e gatti alla pulizia di orecchie, denti e occhi fin da cuccioli, come occorrerebbe fare anche con la toelettatura, per non permettere loro di associare queste pratiche a qualcosa di negativo e stressante.

In particolare, le orecchie del cane e del gatto tendono a sporcarsi con facilità perché il cerume, secrezione naturale dell’animale, fa scivolare fuori dal condotto uditivo cellule morte, peli in eccesso, sporcizia, fango e terra accumulate stando all’aperto, e possono essere nido di parassiti quali pulci, zecche, acari e pidocchi.

Per alcune razze canine, l’apparato uditivo è un vero e proprio punto debole: ne sono un esempio i cocker, i labrador, i bassotti e tutti gli altri esemplari con orecchie “cadenti”, la cui conformazione favorisce il proliferare degli agenti patogeni. Anche i barboncini e, più in generale, i cani a pelo riccio sono particolarmente sensibili, spesso soggetti a episodi di ipertricosi auricolare, cioè pelo che ostruisce il condotto uditivo; in questi casi è consigliabile tagliare loro il pelo regolarmente. I pastori tedeschi hanno problemi collegati a una sovrabbondante produzione di cerume, che a sua volta è alla base della formazione del catarro auricolare.

Per quanto riguarda invece il gatto, siamo soliti pensarlo come un animale indipendente, soprattutto nelle operazioni di pulizia, ma ci sono delle zone del suo corpo che riesce a raggiungere con più difficoltà e tra queste proprio le orecchie.

OGNI QUANTO PROCEDERE CON LA PULIZIA?

Se non ci sono particolari esigenze legate alla razza canina o ad eventuali patologie, è in genere sufficiente pulire le orecchie una o due volte al mese. Naturalmente, la frequenza cambia in base allo stile di vita dell’animale: se passa molte ore all’aperto o viene portato spesso a camminare o a correre, la pulizia delle orecchie dovrà essere ripetuta più spesso. Nei cani predisposti “per natura”, la pulizia quotidiana è quasi un obbligo.

Le condizioni che richiedono una pulizia frequente e ben fatta sono:

  • Eccessiva produzione di cerume, caratteristica del proprio animale;
  • Patologie diagnosticate dal veterinario come otiti esterne, ovvero l’infiammazione del padiglione auricolare e del condotto uditivo esterno;
  • Presenza di parassiti, in concomitanza alla cura farmacologica consigliata dal veterinario.

COME AGIRE E QUALI PRODOTTI UTILIZZARE

Prima di passare alla pulizia vera e propria, parti con un’ispezione generale delle orecchie: la parte interna dovrebbe presentarsi di colore rosato ed essere priva di secrezioni, graffi e croste. È bene controllare anche che non vi siano corpi estranei come fili d’erba, semi o spighe di grano, né infestazioni da parassiti.

Fatto ciò, se le orecchie sono semplicemente sporche, possiamo usare una garza sterile o del cotone idrofilo inumidito con la soluzione detergente e tamponare molto delicatamente le parti esterne e interne dell’orecchio, facendo attenzione a non andare troppo in profondità. Il detergente ottimale è di natura “oleosa”; ne esistono vari tipi, facilmente reperibili in farmacia o in negozi per animali.

IMPORTANTE! Non usare mai come detergente:

  • Acqua: sviluppa un ambiente eccessivamente umido all’interno del condotto uditivo creando un ambiente favorevole alla possibile colonizzazione di microrganismi patogeni;
  • Alcool etilico: causa forti dolori e irritazioni alla mucosa del condotto uditivo esterno;
  • Cotton fioc: compattano maggiormente il cerume e possono causare lesioni anche gravi alle orecchie.

In alternativa, esistono in commercio delle apposite salviette monouso umidificate contenenti sostanze disinfettanti (la clorexidina) e lenitive (ad esempio la camomilla o l’aloe vera).

PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE!

Il controllo e la pulizia periodica delle orecchie, se compiuta a intervalli regolari, metterà i nostri animaletti al riparo da eventuali infezioni che, se trascurate, rischiano di degenerare in patologie anche severe. Le più comuni sono le otiti: un processo infiammatorio che può colpire l’orecchio sia interno che esterno.

Quelle più comuni sono le otiti esterne, che si manifestano con scuotimento della testa, produzione eccessiva di cerume, rossore e prurito. L’orecchio affetto da otite può inoltre essere caldo, gonfio e sporco con un cerume denso brunastro e maleodorante. In questi casi è necessario rivolgersi subito ad un veterinario perché, se trascurate, possono provocare delle gravi infiammazioni anche nelle parti più interne.

Infine, una volta pulite le orecchie, non dimenticarti di premiare e gratificare il nostro amico a quattro zampe! Lo aiuterà ad associare questa pratica a qualcosa di positivo!

Dott.ssa Clarissa Falchi

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