Nell’immaginario comune il cane è sempre rappresentato con un osso al suo fianco e guardando alle diete casalinghe del passato, basate sugli avanzi di cibo, il cane si trovava spesso a mangiare ossi di vario genere! La domanda è: si tratta di un comportamento giusto o sbagliato?

Partiamo dal dire che gli ossi possono essere dati al cane in quanto svolgono svariate funzioni nella sua vita:

  • Sono fonti di calcio e di fosforo
  • Appagano il bisogno primario della masticazione, che rilassa il cane e favorisce il rilascio di endorfine
  • Aiutano a mantenere i denti puliti e forti

Tuttavia, bisogna usare una certa cautela e seguire alcune preziose regole.

NON SONO SOLO UN GIOCO

Il loro ruolo è quello di integrazione, non soltanto di calcio e fosforo ma anche di altri sali minerali, oltre a essere utilissimi per mantenere puliti e ben saldi i denti. Non consideriamo quindi un osso solo un gioco, ma come parte integrante della dieta a tutti gli effetti, senza eccedere nelle dosi. È buona regola darli sempre lontano dal pasto, questo perché il cane impiega molto tempo a digerirli (anche giorni) e quindi è bene che lo stomaco sia vuoto per evitare di appesantirlo. Se il vostro cane mangia abitualmente secco, cioè le classiche crocchette, sarebbe buona regola darglieli saltuariamente: il cibo commerciale è già completo di sali, quindi, la somministrazione di un ulteriore dose di questi elementi potrebbe squilibrare la dieta in eccesso, provocando potenzialmente danni.

DARE SOLO OSSI CRUDI

Gli ossi possono essere somministrati solo ed esclusivamente crudi! Essendo infatti costituiti da sali minerali, tessuto connettivo e collagene, con il processo di cottura perdono l’elasticità e tendono a rompersi e scheggiarsi facilmente e quindi provocare gravi danni sia allo stomaco che all’intestino; i più frequenti sono:

  • abrasioni esofagee, gastriche e intestinali, causate del passaggio degli ossi contro la mucosa digerente
  • perforazione, nel caso in cui gli ossi diventino schegge e causino una comunicazione tra stomaco/intestino e la cavità addominale
  • occlusione intestinale, causata dall’impossibilità degli ossi ingeriti di transitare agevolmente
  • enteriti da batteri, i quali sono veicolati direttamente dall’alimento e trovano nell’intestino l’ambiente ideale per proliferare ed eventualmente provocare un’infezione.

Quindi mai dare al cane gli scarti da tavola, come gli ossi delle cosce di pollo arrosto o l’osso di una bistecca!

QUALI OSSI EVITARE

  • Gli ossi di maiale: la carne di maiale cruda può trasmettere il Morbo di Aujeszky o pseudorabbia, quindi anche lo stinco e, per lo stesso motivo, gli ossi di cinghiale;
  • gli ossi nudi: sono gli ossi senza carne, quelli non polposi, tra cui gli ossi di prosciutto, che oltre ad essere nudi sono anche eccessivamente salati;
  • ossobuco: la forma è molto pericolosa e rischia di rimanere incastrato in bocca o in gola;
  • osso della bistecca.

QUALI OSSI POTER DARE

Per essere digeribili gli ossi che si possono dare al cane sono quelli polposi, vale a dire carnosi, ricoperti di carne e di pelle. Gli ossi più usati e idonei sono:

  • ali, colli e carcasse carnose di pollo del quale è possibile usare anche le zampe;
  • il solo collo del tacchino, perché gli ossi di questo volatile hanno una struttura a nido d’ape che può facilmente scheggiarsi anche a crudo;
  • la coda di bovino (manzo, vitello);
  • la testa e le coste accoppiate dell’agnello;
  • gli ossi del coniglio;
  • gli ossi della quaglia.

Tutti sempre rigorosamente CRUDI!

QUANDO NON DARE GLI OSSI AL CANE

  • Particolare attenzione bisogna avere con cuccioli o anziani, i quali hanno maggior difficoltà nella deglutizione e nella masticazione;
  • la somministrazione degli ossi ai cuccioli è da valutare, perché il cucciolo di cane fino ai 6 mesi circa assorbe il calcio dall’intestino senza limitazioni, rischiando così un eccesso che può compromettere il corretto accrescimento e predisporlo a patologie osteoarticolari;
  • cani con difficoltà digestive, o con tendenza a soffrire di gastrite o di infiammazioni intestinali, perché gli ossi sono di difficile digestione e un eccesso indurisce le feci, aggravando ulteriormente la situazione;
  • cani con patologie renali croniche, perché gli ossi polposi contengono molti sali minerali, soprattutto calcio e fosforo, che possono peggiorare lo stato clinico dell’animale;
  • cani eccessivamente voraci, capaci di ingerire ossi interi.

ESISTONO ALTERNATIVE VALIDE?

Una possibilità alternativa agli ossi sono i “masticativi”: snack creati appositamente per favorire la masticazione e consentire la pulizia dei denti del cane. In commercio ne esistono di vari tipi:

  • orecchie essiccate, generalmente di coniglio, bovino o suino;
  • pelle pressata, acquistabile sotto forma di bastoncino o osso;
  • corna di cervo, derivanti dai palchi di questo animale che vengono perse ciclicamente in primavera; questi ossi sono notoriamente più resistenti e meno soggetti alla rottura;
  • latte di yak, in forma di barrette disidratate. Questo alimento, oltre ad essere particolarmente dure, è pieno di vitamine, proteine e calcio e risulta quindi molto nutriente.

Non va dimenticato che la masticazione è uno dei comportamenti più frequenti del cane, attraverso il quale riesce a diminuire i livelli di stress a mantenere allenati i muscoli della bocca.  
In ogni caso, la masticazione è una funzione fisiologica molto importante: osso o alternativa, l’importante è che il vostro cane possa avere quotidianamente qualcosa da rosicchiare!

Dott.ssa Clarissa Falchi

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