Sono tre in tutto il territorio comunale i nuovi ecocompattatori di Santa Maria a Monte, sponsorizzati da Farmavaldera per un importo di 30mila euro. Due di questi sono stati inaugurati il 9 novembre, a Montecalvoli in Piazza Donatori e dietro al palazzo comunale in Piazza della Vittoria.

Un meccanismo simbolico di scontistica che serve per incentivare al riciclo sta alla base del progetto Ecocompattiamoci. L’obiettivo è accumulare eco-punti: ogni 30 eco-punti saranno decurtati 50 centesimi dalla Tari, l’imposta sui rifiuti.

Come ha spiegato Ilaria Parrella, sindaco di Santa Maria a Monte, “lo sconto in bolletta non serve tanto per il suo valore economico, che è poco, ma è utile a sottolineare che ogni azione che viene fatta per l’ambiente ha un valore”.

Gli eco-punti si ottengono, si intende, gettando nella pressa della macchina più bottiglie possibili. Ogni bottiglia di plastica ha il valore di un eco-punto. Utilizzare l’ecocompattatore è davvero semplice: in pochi e veloci step si riesce a completare l’operazione di riciclo. Basta togliere il tappo della bottiglia e inserirlo nell’apposita fessura indicata con il numero 1. Poi lasciar cadere la bottiglia come indicano le raffigurazioni e la macchina inizia a pressare la plastica. Un volta inserite tutte le unità non resta che passare sotto all’apposito lettore la tessera sanitaria del titolare della tari e ritirare lo scontrino.

Alla manutenzione e allo svuotamento del sacco provvederà la ditta che per conto del comune si occupa anche dello spazzamento. In un primo momento di sperimentazione sarà prestata particolare attenzione all’affluenza per capire ogni quanto servirà svuotare il sacco all’interno. I nuovi ecocompattatori avvertono con una notifica il cellulare a cui sono collegati e comunicano il momento in cui sono quasi pieni. Le macchine appena installate sono in grado di riconoscere i materiali: se per sbaglio qualcuno dovesse buttarci una bottiglia di vetro, questa viene scartata automaticamente. Le macchine accettano i contenitori dei detersivi (ma preferibilmente prima andrebbero sciacquati) mentre non ci vanno inseriti il tetrapak o l’alluminio delle lattine.

“Oggi doniamo queste tre opere che hanno un valore di 30mila euro – le parole di Carla Pucciarelli, direttrice di Farmavaldera – è un modo per manifestare la nostra presenza sul territorio. Investire in ambiente e salute ci consente di lasciare un mondo migliore ai nostri figli”.

Il terzo ecocompattatore sarà vicino alle scuole e in questo il progetto Ecocompattiamoci si intreccia con altri bandi de Il borgo che vorrei 3.0.

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