L’ansia da separazione nel cane è una forma di disagio che l’animale manifesta quando il padrone esce di casa e lo lascia solo; nasce quindi da una difficoltà dell’animale a fronteggiare l’abbandono temporaneo da parte del padrone. Secondo alcuni studi, 8 cani su 10 soffrirebbero di ansia da separazione; tuttavia, non tutti gli animali interessati manifesterebbero il disturbo, ragion per la quale il disturbo passerebbe inosservato.

Come si manifesta?

E’ bene precisare che i cani non mettono in atto questi comportamenti per dispetto ma è il loro modo di reagire al loro essere terrorizzati! Il tipico cane con ansia da separazione mostra un alto grado di attaccamento al proprietario.

I sintomi più diffusi dell’ansia da separazione nel cane sono:

  • Comportamento distruttivo, come per esempio masticare e distruggere mobili in casa, porte, finestre;
  • Ululare, abbaiare, piagnucolare;
  • Fare la pipì o la cacca in giro;
  • Eccitazione eccessiva al rientro del padrone;
  • Segni di ansia mentre il padrone si sta preparando per uscire.

Seppur meno comuni, altri segni di ansia da separazione nel cane sono:

  • Tremare e ansimare;
  • Salivazione eccessiva;
  • Autolesionismo (es: morsicarsi eccessivamente la coda);
  • Comportamento ripetitivo (es: girare in cerchio, camminare avanti e indietro);
  • Non mangiare il cibo lasciato dal padrone, mentre quest’ultimo è fuori.

Il cane può manifestare uno o più di questi sintomi dopo circa 20-30 minuti che il padrone se n’è andato o anche poco prima che il padrone esca di casa, non appena capisce che sta per cambiare qualcosa e che potrebbe essere lasciato da solo (ad esempio vede il padrone mettersi le scarpe, prendere le chiavi, chiudere le finestre ecc.).

Cause

L’ansia da separazione nel cane è un fenomeno complesso, la cui presenza è difficile da motivare. La letteratura riporta fattori di rischio possibili: la genetica, innanzitutto, sembrerebbe giocare un ruolo importante, esattamente come il sesso. Determinanti sembrano essere poi i fattori ambientali, come per esempio l’atteggiamento del padrone nei confronti del cane (attaccamento eccessivo) o il vissuto dell’animale (ad esempio i ripetuti abbandoni e i continui nuovi padroni).

L’attaccamento eccessivo tra cane e proprietario sembra essere la causa scatenante del problema. Spesso, quando arriva il nuovo amico a quattro zampe, ci viene naturale coccolarlo e rassicurarlo per farlo sentire a casa, ma trattare in questo modo un cane significa renderlo insicuro e eccessivamente dipendente da noi. E’ giusto interagire col cane, giocare con lui, portarlo a spasso, ma è necessario che ci siano anche dei momenti nei quali bisogna “lasciarsi in pace” a vicenda. Alcuni cani vogliono restare continuamente in contatto col proprietario e cercano la sua attenzione e la sua rassicurazione, e quasi sempre la ottengono, tramite coccole, parole dolci, magari bocconcini..ecco che quando il proprietario si allontana di casa, al cane viene a mancare la figura di riferimento e sfoga l’ansia distruggendo gli oggetti di casa o abbaiando incessantemente.

Come trattarla?

L’approccio a questo problema comportamentale è complesso, perché non si lavora solo sul cane ma su tutto l’ambiente familiare circostante. Ecco di seguito alcune strategie che possono aiutare il cane a gestire l’ansia da separazione.

  • Limita le feste al tuo ritorno

Non dare troppa importanza al tuo allontanamento o al tuo ritorno a casa.  Non dedicargli un intenso momento di coccole prima di andare via o comportarti come se non ti vedesse da anni quando torni, aspetta che si calmi prima di dargli attenzione quando torni a casa. L’obiettivo è far capire che il distacco e il ritorno del padrone sono semplicemente attività quotidiane.

  • Prepara gradualmente il tuo cane alla separazione

Introduci la nuova routine piano piano abituandolo a stare da solo per un po’ di tempo ogni giorno. Inizia a fargli capire i tuoi prossimi orari e programmi, così sarà più semplice per lui comprendere il motivo della tua assenza in alcuni momenti della giornata.

  • Gioco speciale

Lasciare al cane un gioco per lui speciale può essere una buona strategia per intrattenere il cane durante l’assenza del padrone. Giochi interessanti sono quelli da masticare, tipo i Kong di peluche, oppure le cosiddette Treat ball, palle-gioco particolari che si possono riempire di cibo e che sono ottime per impegnare il cane durante l’assenza del padrone (il cibo è difficilmente accessibile e questo richiede impegno da parte dell’animale). Per capire se il cane può trovare interessante un gioco, il padrone può lasciarglielo mentre è in casa e vedere se l’animale ci gioca; utile è anche spostarsi per la casa, allontanandosi, e osservare se il cane continua a giocare oppure se si ferma (se si ferma, probabilmente è preoccupato della lontananza del padrone).

  • Favorire il rilassamento del cane

Prima di uscire di casa, portare il cane a fare una passeggiata rappresenta un’ottima soluzione per stancarlo e fargli fare i bisogni. Un cane che ha fatto attività fisica è più propenso a rilassarsi anche se lasciato da solo. Può aiutare il rilassamento anche un pasto poco prima che il padrone esca di casa: un cane nutrito tende più facilmente a rilassarsi.

  • Ridurre al minimo i disturbi

Alcuni cani si agitano in assenza del padrone quando sentono certi rumori o quando, dalla finestra, vedono passare altri cani. Pertanto, due buoni consigli possono essere quelli di chiudere le tende, così che l’animale non riesca a vedere fuori, e di accendere la TV o una radio, di modo che queste coprano i suoni provenienti da fuori.

  • Affidarsi a un dog sitter

Se è in programma un’assenza prolungata non imprevista, è consigliabile rivolgersi a un dog sitter, per fare compagnia al cane e portarlo a fare una passeggiata nel tempo che il padrone è fuori di casa.

Non punire il cane!

La distruzione di oggetti, l’abbaio incessante e l’agitazione non sono il vero problema, ma sono solo una conseguenza del problema. Non serve sgridare il cane per il comportamento distruttivo; arrabbiarsi o punire il cane potrebbe spaventarlo ulteriormente e peggiorare la situazione: l’animale potrebbe essere ancora più agitato la volta successiva, soprattutto per quello che il padrone potrebbe fare al suo rientro a casa. I cani rimproverati possono manifestare il cosiddetto “processo di anticipazione”(es: coda tra le gambe, orecchie basse ecc.), comportamenti che possono indurre il padrone a pensare che il cane abbia capito , tuttavia, non è affatto così: l’animale ha solo paura e sta semplicemente associando il vostro ritorno a casa con la punizione. Quindi se punite il cane aumenterete il suo stato ansioso aggravando il problema.  In questo ambito è fondamentale ricordare che la punizione retroattiva, cioè quella data a distanza di tempo dal comportamento indesiderato, può solo peggiorare l’ansia da separazione, perché il cane, non capendo il motivo per il quale lo stiamo sgridando, diventa ancora più insicuro.

Ricorda che a nessuno piace essere lasciato solo per lunghi periodi di tempo. Assicurati di fare in modo che qualcuno porti il ​​tuo cane a fare una passeggiata o se ne prenda cura se sai di stare fuori tutto il giorno!

Dott.ssa Clarissa Falchi

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