L’approccio del farmacista al dolore osteoarticolare è paradossalmente semplice, perché non mira a fare diagnosi, ma solo a perseguire due obiettivi precisi:
– capire se può dare sollievo immediato al problema riferito
– offrire consigli per recuperare velocemente e mantenere a lungo il ritrovato benessere.

Questa semplicità, però, è solo apparente perché nasconde conoscenze ampie sia sulle problematiche che affliggono le nostre articolazioni che sui possibili rimedi che le curano, dando sollievo e prevenendo il ripetersi del fenomeno.
L’articolazione è un complesso meccanismo che coinvolge ossa, tendini, muscoli e cartilagini, tenuto ben elastico e lubrificato dal liquido sinoviale.
Le artralgie quindi possono interessare tutti questi tessuti, o solo alcuni di essi.

Chi è colpito dai “dolori”, e quando?

Tutta la popolazione è soggetta a dolori osteoarticolari: dalla nascita e per tutta la vita possiamo infatti incorrere in traumi, patologie o terapie che provocano dolore a ginocchia, spalle, schiena e giunture in generale.
Maschi e femmine ne sono afflitti allo stesso modo, sebbene reagiscano in maniera diversa al dolore.
Ogni periodo dell’anno vede il manifestarsi di problematiche dolorose alle articolazioni, sebbene l’inverno ce le faccia percepire di più per via del clima freddo e umido.

Quali sono le cause delle artralgie?

Il dolore articolare può essere provocato dal naturale decorso della vita: usura delle articolazioni più utilizzate, postura scorretta, traumi grandi e piccoli, fasi particolari della vita (gravidanza, per esempio).
Anche le patologie a base infiammatoria possono causare dolori alle articolazioni (artrite, artrosi, reumatismi, ma anche malattie autoimmuni); il sovrappeso e l’obesità, sia per il peso che grava sulle giunture che per l’instaurarsi di un’infiammazione cronica generalizzata generata dal grasso addominale; infezioni virali (pensiamo ai dolori influenzali) e batteriche, che si insediano nelle capsule articolari e generano focolai infettivi.
Alcune terapie, infine, generano effetti collaterali a carico di muscoli e articolazioni: ne sono esempi comuni statine e fibrati, che danneggiano le fibre muscolari, oppure le terapie oncologiche per mammella e prostata, che provocano una dolorabilità diffusa e persistente.

Quali sono i possibili trattamenti quando il dolore compare?

Possiamo sempre contare sulla combinazione di trattamento fisico (ghiaccio o calore) da applicare sulla parte dolente e un intervento chimico (farmaci di sintesi o estratti naturali) da applicare sulla zona e/o assumere per bocca.
Ghiaccio: applicato immediatamente sul trauma ha il vantaggio di bloccare la cascata infiammatoria che si innesca quando un tessuto è danneggiato e anche di ridurre la sensibilità al dolore.
Calore: aiuta a lenire il dolore cronico, riducendo la rigidità articolare e districando le fibre muscolari.
Farmaci: i più diffusi sono gli antinfiammatori antidolorifici, capaci di bloccare il trauma, ridurre il dolore e favorire la guarigione. Si possono applicare sulla parte dolente, oppure assumere per bocca. Esistono anche farmaci decontratturanti, necessari quando il dolore è causato da una contrattura muscolare estesa o intensa. Il paracetamolo, infine, assunto per bocca, funziona come antidolorifico puro, in abbinamento al trattamento locale antinfiammatorio.
Estratti naturali: arnica, detta “erba delle cadute”, da applicare sulla parte dolente fin da subito sia per traumi che per dolori muscolari; artiglio del diavolo, antinfiammatorio topico o per bocca, utile nei dolori cronici perché si può assumere a cicli per lunghi periodi; bromelina, da assumere per bocca, capace di sfiammare ma anche di riassorbire il gonfiore che accompagna i traumi.

Parola d’ordine: prevenzione!

L’infiammazione cronica, se si escludono i traumi, è la prima causa di dolore articolare: aumenta con l’andare dell’età e rende più rigide e più fragili le articolazioni.

Per tenerla sotto controllo possiamo agire su tre fronti:

  • attività fisica costante:

mantenersi attivi con regolarità nell’arco della vita permette di ridurre la rigidità articolare legata all’età, stimola la corretta rigenerazione di ossa e muscoli, permette di controllare l’ aumento di peso e l’accumulo di grasso sull’addome (causa di malattie metaboliche); non serve strafare, basta scegliere un’attività che ci piace e che non ci costa troppa fatica.

  • alimentazione:

il cibo è la nostra medicina quotidiana, ma può anche peggiorare il nostro stato di salute…

Per questo è bene variare la composizione dei piatti scegliendo in base alla stagionalità, e seguendo la semplice regola del piatto unico suddiviso in metà verdure, un quarto cereali e un quarto proteine, condito con spezie e olio extravergine di oliva; evitiamo il più possibile il cibo preconfezionato (ricco di sale, grassi, zuccheri e conservanti) e anche l’alcol.

  • integrazione:

ci sono periodi della vita in cui è necessario supportare l’organismo con alcune componenti specifiche. Ben venga allora l’assunzione di un integratore che sopperisca alle nostre necessità di prevenzione o trattamento, per uno o più cicli. Evitiamo però l’improvvisazione! Facciamoci consigliare l’integratore più adatto a noi dal medico o dal farmacista, per ottenere il miglior risultato ed evitare effetti collaterali e controindicazioni.

Avere cura delle nostre articolazioni, a tutte le età, è una buona pratica quotidiana: ci permette di restare attivi, autonomi e vitali il più a lungo possibile.

Dott.ssa Laura Piccini

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