L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Governo italiano concordano riguardo l’utilità del fluoro sia per prevenire la carie che per favorire la crescita di denti sani. Le Linee guida del Ministero della Salute riportano il metodo di somministrazione migliore e il dosaggio di fluoro per tutelare la salute dei denti dei più piccoli.

La carie

La carie consiste in un disequilibrio dell’ecosistema orale che si determina quando le specie batteriche cariogene, in particolare streptococchi del gruppo mutans e Lactobacilli, aumentano numericamente a discapito delle specie saprofite.

La sola terapia della lesione cariosa non influisce sullo stato infettivo. Questo comporta che il rischio di sviluppare nuove lesioni cariose persiste se non si interviene sulle cause della malattia. La malattia, infatti, si sviluppa attraverso una complessa interazione tra i batteri acidogeni, i carboidrati fermentabili introdotti con la dieta e fattori legati all’ospite, quali la saliva che contiene fluoro.

Il fluoro interviene nella formazione del tessuto dentale ed è in grado di contrastare l’azione dello streptococco mutans, implicato proprio nello sviluppo delle carie.

Quindi il fluoro è scientificamente riconosciuto come molto efficace nella prevenzione per cui la sua assenza o carenza nel cavo orale è un fattore di rischio per la comparsa della carie.

Fluoroprofilassi

I mezzi di fluoroprofilassi maggiormente utilizzati sono quelli per via topica tramite l’uso di dentifrici. I bambini più piccoli, tuttavia, non sapendo ancora controllare il riflesso della deglutizione, tendono a ingerire involontariamente parte del dentifricio utilizzato durante le manovre di igiene orale domiciliare, con conseguente assorbimento sistemico.

Un’assunzione eccessiva e protratta nel tempo di fluoro, durante l’eta? pediatrica può essere causa di fluorosi dentale, patologia che si manifesta con macchie dello smalto. Sulla base di numerosi studi, l’OMS sottolinea che, qualunque sia la fonte di fluoro utilizzata, e? quasi impossibile ottenere benefici in termini di prevenzione della carie senza dar luogo a forme, se pur lievi, di fluorosi.

Inoltre si può ricorrere all’uso di integratori fluorati in caso di oggettiva difficolta? nella somministrazione topica di fluoro attraverso il dentifricio o come metodica di fluoroprofilassi aggiuntiva nei bambini a rischio di carie.

Questi integratori devono essere prescritti dal pediatra e come modalità di profilassi richiedono un’elevata compliance da parte della famiglia.

Dott.ssa Caterina Mariotti

Sitografia

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2073_allegato.pdf

https://www.fimp.pro/progetto-bfree/340-fluoro-si-o-fluoro-no

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